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“Da sapienti occasionem et addetur ei sapientia” ovvero “da al saggio l’occasione e la sua sapienza crescerà” è la frase scritta sulla chiave di volta del portale che introduce alla Biblioteca della Certosa di Padula. Uno degli ambienti più belli e suggestivi dell’intero complesso monastico. Oggi chiusa al pubblico, ma possiamo ammirarla in tutto il suo fascino attraverso i nostri virtual tour.

La Biblioteca custodiva decine di migliaia tra libri, codici minati, manoscritti, di cui in Certosa oggi resta solo una piccolissima parte, circa duemila volumi. L’opera di spoliazione con molta probabilità ebbe inizio nel 1811, quando si decise di trasferire alla Biblioteca Reale di Napoli migliaia di volumi, altri sono stati rintracciati nella Certosa di Serra San Bruno in Calabria, nella Badia di Cava de Tirreni e nell’Abbazia di Montevergine, in provincia di Avellino.

La Biblioteca è caratterizzata dal bellissimo pavimento in cotto maiolicato realizzato nel XVIII secolo da Giuseppe Massa, dagli armadi in noce che custodivano i libri e dalla grande tela della volta, affrescata da Giovanni Olivieri nel 1763, dove sono raffigurate scene allegoriche: l’Aurora col carro, il Giudizio Universale e la Scienza.

Alla Biblioteca si accede attraverso una scala elicoidale.   



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